Galactic Cap: il preservativo del futuro

Galactic Cap

Un nome galattico per quello che sul web è stato già definito “il preservativo del futuro”: il Galactic Cap.
Il progetto è del californiano Charles Powell ma nonostante la novità della sua idea, Powell non è riuscito ad ottenere i finanziamenti attesi dalla Fondazione Bill e Melinda Gates e così ha lanciato il progetto sulla piattaforma di crowdfunding Indiegogo.

Cento mila dollari per quello che il suo inventore ha già battezzato “una delle più belle invenzioni del XXI secolo”: un dispositivo anticoncezionale che si applica solo sulla punta del pene. Il Galactic Cap è costituito da 2 pezzi: una base a forma di U comprendente un film adesivo in poliuretano ed un cappuccio-serbatoio che si attacca a quell’adesivo lasciando tutto il resto scoperto. In questo modo si lascerebbe scoperta tutta l’asta del pene assicurando a chi proprio non sopporta il preservativo, un rapporto quasi pelle su pelle.

Ma la novità dov’è? Sta nel fatto, nel caso in cui qualcuno sentisse il bisogno di farlo, che la base può essere indossata ore o addirittura giorni prima del rapporto permettendo a chi lo indossa di urinare o di far la doccia, per esempio. Mentre per indossare il cappuccio-serbatoio bisogna comunque attendere l’erezione durante il rapporto, con la consegunete interruzione che ci sarebbe comunque con un normale preservativo.

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Il progetto è pronto e, stando a quanto sostiene il suo inventore, lo è anche un prototipo iniziale.
L’
Fda, l’autorità americana per il controllo di farmaci e dispositivi medici, ha da poco certificato che l’adesivo è sicuro per la pelle, ma non ha ancora messo alla prova il secondo componente, quello più critico. E anche se dovesse rivelarsi efficace come anticoncezionale, comunque, è bene ribadire che il Galactic Cap non proteggerebbe dalle malattie sessualmente trasmissibili.

Noi attendiamo il verdetto della FDA prima di unirci al coro di quelli che hanno definito Galactic Cap il preservativo del futuro.